Abbiamo parlato recentemente delle protesi al seno prodotte dalla Allergan PLC, del rischio tumori ad esse collegato e del loro conseguente ritiro. Quella della tossicità delle protesi al seno è purtroppo una storia lunga, basta pensare al caso gravissimo del silicone tossico delle Protesi Pip, esploso nel 2012 e che ha causato migliaia di vittime. Tutt’ora per alcuni modelli di protesi al seno, si parla di gravi lesioni e solo nel 2018 si sono registrati sette decessi.

I casi legati alla tossicità e ai rischi delle Protesi al seno, fa parte di un problema più esteso legato ai cosidetti “implant files”, ovvero i dispositivi, i device e gli impianti medici intallati su pazienti e che includono, i peacemaker, gli stent, le protesi mammarie, i defribillatori e le protesi d’anca, come per esempio quella Depuy, di cui Studio Nova di Gabriele Masetti si è occupato, risolvendo alcuni casi gravi di risarcimento danni, riuscendo ad ottenere successo per i pazienti danneggiati da questo tipo di impianto.

Rispetto al rigorosissimo sistema di controllo statunitense, quello Europeo non si è ancora adeguato per quanto riguarda gli Implant Files. Il regolamento in materia di impianti e device Europeo entrerà infatti in vigore nel 2020, ma secondo l’International Consortium of Investigative Journalist, sarebbe stato fortemente influnzato dalle lobby delle industrie che producono questi stessi dispositivi. Lo riporta anche un interessante articolo di Quotidiano sanità dedicato agli Implant Files, dove si descrive quanto il regolamento Europeo, sia stato tra quelli più blandi, tanto da convincere alcune industrie ad investire maggiormente nel vecchio continente per la produzione di dispositivi.

A quale costo ci chiediamo, se non quello della sicurezza, della salute e del diritto di tutti noi?