Lo psicologo del lavoro H. Ege definisce il Mobbing come prassi che ha lo scopo di “causare alla vittima danni di vario tipo e gravità”. Chi subisce Mobbing per Ege, non può reagire in modo adeguato agli attacchi tanto da contrarre anche “disturbi psicosomatici, relazionali e dell’umore che possono portare anche a invalidità psicofisiche permanenti di vario genere”
È una definizione molto precisa e a noi interessa per capire se è possibile difendersi sia in sede privata che per quanto riguarda la pubblica amministrazione, e sopratutto se è possibile ottenere un risarcimento congruo per i danni subiti.

Il Mobbing è una prassi coercitiva che danneggia la dignità del lavoratore

Il mobbing è vera e propria violenza perché con un’attività sistematica e coercitiva contro una persona, tende a sminuire il suo ruolo in un contesto collettivo. Le conseguenze di un’attività di mobbing contro un lavoratore si ripercuotono oltre che sulla sfera lavorativa anche su quella privata.

Il mobbing può essere esercitato dal datore di lavoro e dai colleghi, spesso attraverso un’azione combinata

Nel mondo degli animali indica la prassi di accerchiamento di un elemento estraneo, espulso dal gruppo progressivamente. In ambito lavorativo può manifestarsi sotto forma di scherno, reprimende sistematiche e non motivate e vere e proprie azioni volte a denigrare un dipendente che partono dallo stesso datore di lavoro e vengono poi condivise e portate a compimento dai colleghi di lavoro.

Diffamazioni, denigrazioni, discriminazioni, marginalizzazioni della persona sono tutti fenomeni di mobbing

Rientrano nel mobbing tutte quelle azioni volte a discriminare una persona mediante una serie di atteggiamenti ostili che possono per esempio sminuire le facoltà intuitive e lavorative della persona, la sua intelligenza ma anche l’aspetto fisico attivando quindi un lento processo di esclusione che tende a far sentire il lavoratore completamente inadeguato per qualsiasi compito debba svolgere. Rientrano ovviamente nell’ambito di queste stesse discriminazioni quelle di tipo sessuale, razziale. Anche l’assegnazione eccessiva di compiti difficilmente risolvibili e in esubero è una forma di mobbing che tende a stancare. Con la mutazione degli strumenti di condivisone anche in ambito lavorativo, come per esempio il ruolo assunto dai social network, anche alcune forme di delegittimazione operate attraverso Facebook potrebbero nel tempo essere annoverate tra i fenomeni di mobbing.

Leggi anche: Come difendersi dal Mobbing