Quando tuo figlio cade a scuola, è sempre un trauma. L’apprensività e l’emotività in questi casi è determinante, sopratutto se ci si immagina l’istituto scolastico come un luogo sempre e comunque sicuro, dove abbiamo affidato i nostri piccoli grazie ad un vero e proprio patto di fiducia.
Vediamo di capire insieme quando si può parlare di responsabilità dell’Istituto stesso e quindi quando è possibile avanzare richiesta di risarcimento danni.

Come diciamo sempre ai nostri assistiti, la verifica dei fatti e quindi la loro documentazione è fondamentale per chi opera nel campo dell’infortunistica. Proprio per questo è necessario dimostrare i fatti occorsi e la relazione causale con la lesione subita.
Se questo stesso evento dannoso, che può riguardare una caduta o una ferita, avviene durante gli orari in cui la scuola è obbligata a tutelare l’incolumità del ragazzo, questo può essere un elemento fondamentale e necessario per avanzare richiesta di risarcimento.

La scuola può comunque sempre tutelarsi, con una liberatoria che provi l’imprevedibilità e l’inevitabilità dell’evento, assolutamente non connesso alle prestazioni di vigilanza. Se la scuola riesce quindi a dimostrare questi fattori, può scagionarsi da qualsiasi responsabilità risarcitoria.

Al contrario, se questi fattori non sono dimostrabili, determinando quindi la responsabilità dell’istituto, si può andare avanti con una richiesta formale di risarcimento, normalmente diretta al dirigente scolastico.

Alcune attività a rischio sono tutelate dall’INAIL e ci riferiamo all’educazione fisica o alle attività di laboratorio.