Niente è più sacro dei tuoi figli, ma se si fanno male a scuola non è detto che la responsabilità sia dell’istituto. Se un alunno si fa male entro il perimetro della scuola, tra le mura o nell’area più ampia gestita dalla stessa, per esempio una palestra, non è detto che la responsabilità sia imputabile alla struttura stessa. La sentenza di cassazione
sez. III Civile, ordinanza n. 9983/19 del 10 aprile 2019 cita proprio un caso simile. Uno studente cade durante una partita di pallavolo e colpendo una panchina, subisce alcune lesioni alla bocca. Prontamente la famiglia richiede danni all’istituto scolastico. Ma la richiesta dei genitori del malcapitato viene respinta sia dal Tribunale che dalla Corte di Appello. Non basta il danno, ma sono necessarie alcune concause tra cui, che l’incidente sia stato causato da un’altro allievo della scuola e che in tal caso, la stessa scuola non abbia predisposto le misure necessarie per garantire sicurezza ai discenti. Ovvero quando la conseguenza è del tutto fortuita e dovuta anche alle modalità del gioco stesso, non esiste la volontà di ledere e arrecar danno.