Sulle trasfusioni di sangue infetto Studio Nova Infortunistica ha dedicato numerosi articoli, tra cui quello intitolato Trasfusione infetta e giusto risarcimento.
Purtroppo casi di questo tipo continuano a verificarsi. Uno dei più recenti riguarda gli eredi di una donna residente ad Arzano che nel lontano 1992 fu contagiata da HCV virale di tipo C.
Era già stato stabilito il cosidetto nesso di causalità (nell’ambito delle responsabilità professionali) tra la trasfusione effettuata e il contagio. Un contagio che si aggravò dopo il 2004, causando la morte della donna.
La condanna al Ministero della Salute per mancata vigilanza sopraggiunse nel 2013.
In questi casi si deve agire entro 10 anni dalla morte del parente per ottenere il giusto risarcimento che nel caso della signora morta per contagio è stato stabilito per la cifra di 400.000 euro.