Sarà bene ricordare che le procedure di risarcimento in caso di incidente nautico, sono identiche a quelle per le RC Auto, questo significa che il comportamento delle assicurazioni, può rivelarsi molto simile a quello verificato nei casi di sinistro stradale

Un incidente nautico può avvenire anche per guida imprudente, ovvero quando non si valutano attentamente le condizioni del mare

Giorgio era in vacanza a Viareggio con un amico, a bordo di un’imbarcazione da diporto; dopo una giornata trascorsa in mezzo al mare, i due stavano rientrando, ma il conducente del natante comincia a pilotare il mezzo in modo incerto e traballante, e sopratutto, troppo veloce per le condizioni del mare, tanto da prendere velocità su un’onda da circa 50 cm, compiere un salto e atterrare successivamente di piatto sul mare. Lo scafo prende una bella botta, che si ripercuote sulla colonna vertebrale di Giorgio, seduto a prua durante l’impatto. Il tutto causa al nostro cliente la frattura di due vertebre, che ci fa decidere per l’inoltro di richiesta danni alla compagnia di assicurazione.

I natanti, così come le auto, hanno l’obbigo di assicurazione

I natanti, così come le auto, hanno l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile terzi, questa si chiama appunto RC Natanti, e offre garanzie del tutto simili alle RC Auto, previste dal codice delle assicurazioni. Le procedure di risarcimento seguono quindi criteri del tutto simili. Anche nel caso delle RC Natanti dopo aver fatto richiesta danni con l’aiuto di un professionista esperto in materia di infortunistica, è possibile trovarsi di fronte ai dinieghi della compagnia di assicurazione, che ovviamente svolgerà le proprie verifiche attraverso gli accertatori del caso, cercando versioni dei fatti diverse da quelle esposte dal danneggiato. Nel caso di Giorgio, l’intervento dell’ambulanza nel porto, dimostrava ampiamente la dinamica dell’evento, aspetto che ha consentito di chiudere la pratica in via stragiudiziale.