Fino ad oggi le riforme in materia rc auto sono state sollecitate e manipolate dall’ A.N.I.A. (Associazione Nazionale Imprese Assicurative). Tali riforme negli anni hanno portato a rafforzare sempre di più la posizione delle compagnie di assicurazione nei confronti delle vittime della strada ed a ridurre i valori per la quantificazione del danno fisico. Da ciò ne è derivato una drastica diminuzione del valore dei risarcimenti (a spese dei danneggiati) con conseguente incremento di utili da parte delle compagnie le quali, nonostante la crisi, registrano nel 2013 record di utili.
L’ ultimo clamoroso intervento è stato l’ art. 8 del Decreto Legge “Destinazione Italia” (un decreto scritto dal Ministro Letta su dettato di A.N.I.A.) il quale se fosse stato approvato ci avrebbe catapultato in un mercato senza concorrenza dove un piccolo gruppo di imprese assicuratrici, grazie ad un quadro normativo di tutto favore, avrebbe potuto operare indisturbatamente decidendo come, quando e quanto risarcire i danni.

In contrapposizione al decreto varie associazioni di categoria come l’Associazione Familiari Vittime della Strada (AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA),  Assoutenti, il Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) , l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), lo Sportello dei Diritti, l’Associazione Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e Federcarrozzieri, sono intervenuti in difesa dei diritti del danneggiato costituendo lo scorso 11 gennaio  “La Carta di Bologna”  che comprende: libera portabilità delle polizze e la libera scelta dei riparatori; il diritto a giusti ed equi risarcimenti; l’istituzione di un’agenzia antifrode indipendente in ambito assicurativo; la “rottamazione” del risarcimento diretto.

I punti della Carta di Bologna verranno presentati come proposta di legge il prossimo 9 aprile a Roma ai Gruppi Parlamentari nella speranza che questi recepiscano l’ urgenza e la necessità di un intervento in materia rc auto che possa controbilanciare  le normative di riferimento, oggi, sproporzionatamente a favore delle imprese di assicurazione.

Gabriele Masetti